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ITINERARI SITI RELIGIOSI

“Dalle risaie all’oceano”, in bici da Vercelli a Santiago de Compostela

Ciclisti Santiago

Sul Cammino di Santiago in sella a una bici e poi via, fino a Finisterre, la fine del mondo. È questa l’impresa di un gruppo di ciclisti vercellesi, denominata “Dalle risaie all’oceano” proprio perché il punto di partenza è la nostra Vercelli. Con partenza il 5 giugno scorso e arrivo previsto per il 16 sempre di questo mese, tre bici, un camper e cinque amici macineranno chilometri su chilometri, tappe su tappe, per raggiungere una delle mete simbolo della cristianità: la tomba di San Giacomo in Galizia. Al fascino del Cammino non si sfugge, per qualsivoglia motivo lo si intraprenda. Allora, idealmente percorriamo insieme i quasi 2000 km che separano la “capitale europea del riso” da Santiago de Compostela, tra scenari suggestivi, fatica e buon cibo.

Risaie Oceano Locandina

Il Cammino di Santiago è una delle mete più affascinanti e attraenti anche per i viaggiatori meno esperti

“Quel che si cerca sul Cammino di Santiago non è sempre legato a una questione religiosa. Si parla di ‘assetto da pellegrino’, che è un modo di fare, un modo di pensare, che si trova durante il percorso e che ti porta ad arrivare alla fine“, spiega Claudio Pelizzeni, famoso travel blogger italiano. E la fine non sempre è Santiago, molte volte è Muxia o Finisterre, la fine del mondo che si affaccia sull’oceano. Dagli anni Novanta, il Cammino di Santiago è diventato un nuovo modo di fare turismo. “Ha ricevuto anche aiuti europei per la costruzione di strutture adeguate, per la segnaletica, per la manutenzione”, spiega nel suo podcast. È intuibile come, dal momento che è diventato ben servito e sicuro, sia diventata una meta per chi vuole provare un nuovo tipo di esperienza. Quello del pellegrino, della condivisione, del sacrificio e della riflessione. I motivi per intraprendere il cammino di Santiago sono i più disparati, da quello religioso a quello sportivo. Generalmente, in comune hanno una cosa: la meta, cioè la tomba di San Giacomo.

Altare San Giacomo santiago
Altare di San Giacomo nella cattedrale di Santiago de Compostela (Wikipedia)

Ci troviamo sotto il regno di Alfonso II il Casto. Un eremita di nome Pelagio vive nei pressi di una chiesa. È proprio lui che ha una rivelazione in cui gli si mostra la tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Pelagio vede che si trova nelle vicinanze. Nello stesso momento, alcuni parrocchiani della chiesa dicono di aver visto strane luci nel cielo, che ricordano le stelle, dalle parti del monte Liberon. Ne parlano subito col vescovo di Iria, il quale si mette in marcia. Il suo viaggio si conclude dopo tre giorni, quando scopre, in quel posto, una necropoli. Qui trova dei corpi, uno di essi ha una testa mozzata. Proprio come quella dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Da qui la probabile origine del nome “Compostela”. Infatti si pensa che derivi da Campus Stellae, che significa “campo stellato”. Potrebbe, però, derivare anche da Campos Tellum, che significa “terreno di sepoltura”.

Un gruppo di amici che partono dalle risaie e arrivano fino all’oceano

Sono partiti da Vercelli, più precisamente dal sagrato della chiesa di Salasco, per arrivare a Santiago de Compostela prima e a Finisterre come ultima tappa. La fine del mondo. La scelta della partenza da Salasco non è casuale, il santo patrono del paese è proprio San Giacomo. E in questo anno giacobeano, questa impresa, assume un significato ancora più profondo. Un significato che caratterizza anche l’impresa di questi amici: un viaggio spirituale che ha, anche, come obiettivo quello di valorizzare la bicicletta come mezzo ecologico. Il cammino di Santiago, infatti, si può percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo, in barca a vela e su sedia a rotella, com’è riportato sulla Credenziale del pellegrino. La Credenziale è la “carta di identità” del pellegrino, su cui apporre i timbri (“sellos”) che testimoniano le varie tappe.

La Compostela santiago
La compostela (Wikipedia)

Dà diritto all’alloggio in albergues (ostelli), ma anche a richiedere la Compostela: la pergamena che certifica di aver effettuato il Cammino. Gli albergues non sono un problema per questi pellegrini vercellesi. Con la situazione attuale molti non hanno riaperto, altri necessitano di prenotazione. Questi tre ciclisti sono accompagnati da altri due amici che li seguono in camper, che offre loro supporto tecnico e logistico. Una bellissima e sana avventura, che sui social ha già attirato l’attenzione di molti followers. Potete seguire i loro aggiornamenti, corredati da foto, sulle loro pagine Facebook: Velo Club Vercelli e Dalle risaie all’oceano. L’arrivo previsto è per il 16 giugno, dopo dodici impegnative e bellissime tappe. Grazie alle loro testimonianze potete godere di quella che è la Spagna rurale, sul Cammino Francese.

(Foto copertina pagina Facebook Dalle risaie all’oceano)

“Dalle risaie all’oceano”, in bici da Vercelli a Santiago de Compostela ultima modifica: 2021-06-14T06:52:24+02:00 da Stefania Filice

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