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CIBO CUCINA TRADIZIONALE

Il bonèt, il tipico dolce al cucchiaio della pasticceria piemontese

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Il bonèt (o bunèt) è una prelibatezza della pasticceria piemontese. Una dolce ricetta a base di cioccolato, rhum e amaretti nata tra le Langhe e il Monferrato. Dal 2015 il bonèt vanta la denominazione PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). In pratica una preparazione d’eccellenza del territorio  piemontese, al pari degli agnolotti del plin, del bollito misto, della bagna càuda e del brasato al Barolo.

Amaretti per fare il bonet

La storia del bonèt

L’etimologia del nome è incerta, infatti diverse sono le possibili spiegazioni. In piemontese il termine bonèt significa cappello o berretto tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo a tronco di cono basso in cui viene cotto il budino. In Francia, infatti, lo stampo di rame in cui si cuocevano i budini e i flan, veniva chiamato bonèt ëd cusin-a cioè cappello da cucina. Da ciò berretto del cuoco.

Dizionario Piemontese

Questa è l’interpretazione del nome secondo il vocabolario Piemontese/Italiano di Vittorio di Sant’Albino del 1859. Secondo un’altra versione diffusa nelle Langhe, il nome starebbe a significare il ‘cappello del pranzo’, in quanto il dolce conclude proprio la serie delle portate di un pranzo o di una cena.

Liquore per il bonet

Ingredienti

  • 340 g di uova intere
  • 150 g di zucchero
  • 75 g di cacao amaro
  • 150 g di amaretti sbriciolati grossolanamente a mano
  • 600 g di latte intero fresco
  • 100 g di panna
  • 30 g di caffè
  • 15 g di rhum
  • I semi di una bacca di vaniglia

La preparazione

Per il bonèt si utilizza lo stesso metodo per il crème caramel.  Bisogna mescolare insieme uova, latte, zucchero, amaretti, rhum, cacao e semi di vaniglia. Nello step successivo va messo sul fuoco lo stampo in cui il budino andrà cotto, vi si aggiunge lo zucchero che si farà caramellare coprendo il fondo e le pareti. Dopo aver fatto il caramello si versa il composto di latte e uova nello stampo e si cuoce a bagnomaria fino a che il bonèt non si sarà rappreso.

Vassoio Di Bonet
Il bonèt

La cottura deve avvenire per un’ora nel forno caldo a 180°. Il classico dolce al cucchiaio deve essere servito rigorosamente freddo. La ricetta può subire anche delle ‘divagazioni sul tema’ a seconda delle zone piemontesi in cui è realizzata. Infatti si possono aggiungere delle nocciole, oppure del cognac al posto del rhum. Oltre che con gli amaretti si può decorare con la panna.

Il bonèt, il tipico dolce al cucchiaio della pasticceria piemontese ultima modifica: 2020-11-12T07:39:45+01:00 da Maria Scaramuzzino

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