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Gelindo, il pastore monferrino arrivato a Betlemme

Gelindo, il pastore monferrino

La “favola del pastore Gelindo” è una di quelle storie che in Piemonte si tramanda, di generazione in generazione. Si tratta di un testo teatrale di tradizione popolare, le cui origini sono secolari. La cosa che per prima viene da chiedersi è: cosa c’entra un pastore del Monferrato con Betlemme? A quanto pare, Gelindo ha avuto un ruolo importante nella natività, tanto da poter essere ricordato come un vero e proprio eroe del Natale. Scopriamo insieme la sua storia.

Gelindo deriva dal teatro medievale

Le origini di questa favola natalizia monferrina sono da ricercarsi nel XVII secolo. È direttamente collegata al teatro medievale della zona franco – piemontese, ai “Misteri” e ai presepi viventi francescani. Questo spostamento spazio-temporale e la commistione di elementi appartenenti a luoghi e tempi diversi la si ritrova, infatti, anche in Provenza. Nella tradizione provenzale esistono canti che narrano della Sacra Famiglia e di come attraversa la Provenza, mentre è inseguita dai soldati di Erode.

Pastore e pecorella a teatro
Gelindo in una rappresentazione.

La storia di Gelindo è conosciuta con il nome di “Divota Cumedia”, che si è diffusa in tutto il Piemonte e anche in alcune parti della Liguria. Ad Alessandria, la storia di Gelindo va in scena dal 1924 presso il Teatro San Francesco. A Borgomezzavalle, conosciuto anche come Seppiana Verbano-Cusio-Ossola, viene rappresentata storicamente il 6 gennaio. A Borriana, in provincia di Biella, dal 2017 alcuni attori non professionisti e del paese, la mettono in scena in dialetto biellese. In Liguria, la favola del pastore Gelindo prende il nome di “U pastù Gelindu”.

“Divota Cumedia”, storia di un pastore piemontese e del Bambin Gesù

Gelindo è un pastore del Monferrato. È un uomo semplice, un lavoratore, un po’ burbero, che però nasconde un cuore d’oro. Con il suo agnellino attorno al collo, arriva magicamente a Betlemme per obbedire al censimento dell’imperatore, lasciando la sua casa.

Gesù, Giuseppe e Maria

A Betlemme incontra proprio Giuseppe e Maria. Il nostro buon pastore li aiuta a trovare un posto in cui passare la notte. Nel mezzo delle sue avventure, Gelindo vede la stella cometa, e questo gli fa capire che la donna incinta che ha aiutato non è una donna qualsiasi. Per questo motivo decide di recarsi al più presto alla grotta, così da essere il primo a vedere il bambino.

“A ven Gelindo!”

“Arriva il Natale”, questa è la traduzione della nota frase piemontese. Gelindo è così famoso da avere una statuina tutta sua nel presepe.

È raffigurato, generalmente, con un agnello in spalla o in braccio, calzoni corti, giacca, zampogna e cesto al braccio. La sua statuina è la prima che, per tradizione, viene posizionata nel presepe, accanto alla grotta.

(Foto Pixabay/Facebook)

Gelindo, il pastore monferrino arrivato a Betlemme ultima modifica: 2019-12-13T09:06:24+01:00 da Stefania Filice

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