Liliana Segre cittadina onoraria di Vercelli - itVercelli

itVercelli

PERSONAGGI STORIE

Liliana Segre cittadina onoraria di Vercelli

Liliana Segre

“Cari vercellesi, da oggi siamo concittadini, e la vostra città sarà anche la mia”. E’ questo il messaggio di Liliana Segre pronunciato dopo aver saputo del conferimento della cittadinanza onoraria. La senatrice, nuova cittadina della città di Vercelli, è il volto più importante della lotta al nazi-fascismo. Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato deciso dal consiglio comunale vercellese. Un momento storico per la città del riso che di questi tempi sta valorizzando sempre di più la comunità ebraica.

La storia di Liliana Segre

“A 13 anni mi ritrovai su un carro diretto ad Auschwitz“. La nuova concittadina vercellese Liliana Segre oggi ha 89 anni; il 14 gennaio 1944 si ritrovò su un carro del Binario 21 della stazione centrale di Milano. Era solo una 13enne impaurita che non sapeva cosa le stava capitando. Liliana Segre, insieme ad altri 24 superstiti, è l’unica ad essersi salvata di quei 776 bambini che insieme a migliaia di ebrei venivano diretti ai campi di concentramento. Dal Binario 21, tra il 1943 e il 1945, partirono circa 15 convogli carichi di migliaia di prigionieri.

Birkenau Auschwitz

Durante la persecuzione nazifascista, la Segre insieme alla sua famiglia, tentò in tutti i modi di scappare dall’inferno. Le famiglie Pozzi e Civelli ospitarono per un periodo la giovane fuggitiva. Tentò addirittura una fuga in Svizzera come richiedente asilo ma la guardia della frontiera non accolse la richiesta e venne arrestata con il padre. In seguito venne trasferita in tre prigioni diverse fino all’ordine di deportazione.

La deportazione ad Auschwitz

Dopo un lungo ed estenuante viaggio la cui unica concezione del tempo era l’alba e il tramonto, il vagone raggiunse la sua destinazione. Scesa dal treno si ritrovò circondata da tanta gente perché c’erano i prigionieri del campo che smistavano le valige e i soldati tedeschi con i cani che si occupavano dei nuovi arrivati. Era il 6 febbraio del 1944 e da quel giorno non rivide mai più suo padre.

Liliana segre al campo di concentramento

Liliana venne destinata ad una fabbrica di munizioni del complesso di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, insieme ad altre 700 donne e ragazze. Fu un anno e mezzo terribile. Liliana ricorda bene il pigiama a righe, la stella gialla, i pidocchi, il freddo e molto altro ancora.

Il giorno della liberazione

Quell’inferno durò fino a metà gennaio del 1945 grazie all’avanzata dei russi che costrinsero i nazisti ad evacuare il campo. Lei ed altri sopravvissuti iniziarono una marcia di settimane fino al campo di Malchow, in Germania, dove rimasero fino all’aprile 1945.

liliana segre soldati

La liberazione arrivò il primo maggio e la Segre, con felicità immensa, tornò in Italia dopo quattro mesi. Un’ultimo viaggio in treno ma con vagoni aperti e l’odore di estate nell’aria.

La lettera di Liliana Segre ai cittadini vercellesi

Tornando alla lettera, la Segre ha così ringraziato i consiglieri comunali che le hanno conferito la cittadinanza onoraria, senza dimenticare la popolazione vercellese. “Cari cittadini, care cittadine di Vercelli saluto voi tutti e l’intera assemblea civica per avermi concesso l’onore di condividere con voi la cittadinanza della Città di Vercelli”, scrive la senatrice dall’autunno scorso sotto scorta. Poi prosegue: “Una cittadinanza onoraria è un atto che istituisce un legame e una empatia che sono sempre cifra di umanità e di idem sentire civile, oltre che civico. Sono dunque ben felice di potermi dire, da oggi, vostra concittadina. Purtroppo ragioni di età, salute e sicurezza mi impediscono di essere presente in città come vorrei. Ma ci tengo a condividere con voi i sentimenti democratici e antifascisti che storicamente sono appannaggio della terra piemontese“.

Liliana Segre primo piano
Liliana Segre – Foto Youtube

Liliana Segre è una testimone preziosa della persecuzione perpetrata contro gli ebrei. Non è stato facile raccontare le atroci esperienze subìte, infatti la senatrice ha rivissuto per decenni l’incubo dei campi di concentramento. Vercelli è lieta di accogliere la senatrice per combattere la violenza fisica e ideologica contro la singola persona. Per contrastare ogni forma di discriminazione razziale in questo nostro mondo che ancora non impara da quanto avvenuto in passato.

(Foto copertina Youtube)

Liliana Segre cittadina onoraria di Vercelli ultima modifica: 2020-03-06T07:52:24+01:00 da Andrea Bellini

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top