Magna Charta, dal Regno Unito in Italia per la prima volta nella storia.

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La Magna Charta, dal Regno Unito a Vercelli nel 2019. Quale è il legame?

La firma della Magna Charta

Il 2019 sarà un anno importante per Vercelli. In particolar modo per quanto riguarda la sfera culturale. Tra manifestazioni, eventi e ricorrenze importanti, ce n’è una che non va assolutamente sottovalutata. Si tratta dell’arrivo e dell’esposizione della Magna Charta. Direttamente dal Regno Unito, sarà ospita all’Arca. È un grandissimo onore, dato che questo documento ha lasciato poche volte il suo luogo d’origine. L’evento coincide con un compleanno molto importante: gli 800 anni della basilica di Sant’Andrea. E sono, in qualche modo, legate.

La Magna Charta

La Magna Charta

La Magna Charta. Credits foto: NBC 5

È un documento di estrema importanza non solo per il Regno Unito. Un documento storico e giuridico. Un documento, il primo a essere precisi, a garantire delle libertà individuali. La sua forma definitiva ha visto la luce il 15 giugno 1215. In questa data, Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere loro libertà e privilegi. Per farlo dovette firmare un documento solenne. Tale documento prese il nome di Charta Libertatum. Il Magna venne poi aggiunto per distinguerla da un altro editto in materia di caccia, redatto nello stesso periodo. Magna Charta Libertatum tradotto significa Gran Carta delle libertà.

È, inoltre, da considerare come un’evoluzione del contratto feudale per consacrare i principi alla base dello Stato Feudale e riportare il re nella legalità. Formato da 63 clausole di contenuto specifico, il documento stabiliva in particolare:

  1. il diritto di successione ereditaria dei feudi;
  2. il controllo della monarchia da parte di un organo composto da 25 baroni;
  3. il diritto dei baroni di ribellarsi al re nel caso costui commettesse un’evidente ingiustizia;
  4. l’abolizione di ogni forma di monopolio.

Inoltre, con la Magna Charta, il re cedeva parte del suo potere giudiziario. Promise che gli arresti e le condanne sarebbero stati decisi da un tribunale composto da persone di ceto pari dell’individuo posto a giudizio.

Tuttavia, il documento riconosceva libertà e privilegi anche al clero. Il re avrebbe avuto meno influenza su di loro, sulle loro finanze e sui loro affari. Per questo motivo, poche settimane dopo l’approvazione del documento, re Giovanni si rivolse al papa per chiederne l’annullamento. Il pontefice lo accontentò e, di conseguenza, i baroni si ribellarono. Tutto ciò portò ad una vera e propria guerra civile.

Un vercellese salva la monarchia inglese

Nominato cardinale nel 2015 da papa Innocenzo III, svolse da sempre il lavoro di delegato papale nelle faccende più importanti. Parliamo di Guala Bicchieri, nato a Vercelli nella seconda metà del XII secolo. E il suo lavoro di delegato lo fa entrare a pieno diritto nella storia. Infatti, grazie alle sue abilità e all’acume diplomatico, il cardinale contribuì a salvare la monarchia inglese. Non solo: modificò anche le sorti della storia europea. Vediamo come!
La missione inglese fu la più delicata tra tutte quelle che affrontò. Arrivò nel momento più critico del regno di Giovanni Senzaterra. Appena arrivò in terra di Albione, ci furono due morti importanti. La prima fu quella di papa Innocenzo III e la seconda quella di Giovanni Senzaterra. Il successore del pontefice, Onorio III, lasciò, al cardinale vercellese, il compito di portare a termine la missione.

Doodle di Google per gli 800 anni della Magna Charta.

Doodle di Google per gli 800 anni della Magna Charta. Credits foto: Il Post.

Bicchieri fu nominato tra gli esecutori testamentari del defunto sovrano e assunse anche un ruolo di rilievo nella reggenza del regno. Riuscì, inoltre, ad ottenere la sottomissione di buona parte dei prelati e dei baroni rivoltosi. Così, il 28 ottobre del 1216, organizzò l’incoronazione di Henry III (Enrico III), erede al trono di Inghilterra e Irlanda. Poco dopo la sua incoronazione, il nuovo sovrano concesse una nuova edizione della Magna Charta. La nuova Magna Charta fu fortemente voluta da Guala Bicchieri, perché era l’unico strumento in grado di mettere fine alla guerra civile. Prima di lasciare l’Inghilterra, il cardinale mediò le condizioni di pace tra Francia e Inghilterra sancite dal trattato di Lambeth.

Il ritorno a Vercelli

La basilica di Sant'Andrea, Vercelli. Credits foto: Diego Fracchetta

La basilica di Sant’Andrea, Vercelli. Credits foto: Diego Fracchetta

Henry III volle ringraziare il cardinale Guala Bicchieri per il lavoro svolto. Così gli donò l’abbazia di Saint Andrew di Chesterton, a nord di Cambridge. Quando tornò a Vercelli, sul finire del 1218, impiegò le rendite ricavate per edificare l’abbazia di Sant’Andrea. Da questo momento, a Vercelli, nacque un fertile clima culturale che attirò in città numerosi intellettuali. E ancora: favorì la fondazione di uno studium scholarium, prima università italiana a introdurre la cattedra di teologia.

Perché è importante la Magna Charta?

È considerata alle origini del costituzionalismo moderno. Riconosceva, per la prima volta, l’inviolabilità dei diritti individuali rispetto ad ogni arbitrio di potere. C’è da riconoscere, però, che, in origine, difendeva solo i diritti di nobiltà e clero, ignorando contadini, artigiani e gli altri ceti inferiori. Successivamente divenne la base per l’affermazione di diritti e istituzioni propri del costituzionalismo moderno.

La Magna Charta a Vercelli

Arca, Vercelli, ospiterà la Magna Charta.

Arca, Vercelli, ospiterà la Magna Charta. Credits foto: Modo Hotel Vercelli.

Vercelli ospiterà la Magna Charta, che viene, per la prima volta, esposta in Italia. Si troverà all’Arca, in via Galileo Ferraris, dalla seconda metà del mese di marzo. Tutto ciò fa anche parte di un progetto di valorizzazione del Sant’Andrea in occasione dei suoi 800 anni. Ovviamente, anche della città di Vercelli. Si spera, infatti, come dice il sindaco Maura Forte, di portare all’attenzione della popolazione e dei media locali e nazionali l’importanza di questo evento.

La Magna Charta, dal Regno Unito a Vercelli nel 2019. Quale è il legame? ultima modifica: 2019-01-23T11:00:15+01:00 da Stefania Filice

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