Troppo forte la Pro Vercelli, serve un vero nemico. Inizia così la storia del Casale Calcio, nata di fatto per insidiare i successi dei sette volte campioni d’Italia. Nel 1905 viene fondata a Casale Monferrato una squadra chiamata Robur F.B dalla maglia nera con due cordicine, una rossa e una verde, attorcigliate sulle maniche.
Fu proposto da Cavasonza, uno dei giocatori più importanti, di togliere i due legacci e sostituirli con una stella bianca fissata sul petto ricavata da un quaderno. La divisa quindi, andava perfettamente in contrasto con quella della Pro Vercelli.
Raffaele Jaffe, la Pro e lo scudetto
Negli anni successivi ci penserà il professor Raffaele Jaffe a creare una squadra da scudetto. Stufo e invidioso dei successi della Pro Vercelli, in cinque anni allestì una squadra da scudetto per entrare negli albi del calcio. Jaffe, di ritorno da una passeggiata, incontra un gruppo di suoi studenti che si stavano dirigendo ad assistere a una partita nel vicino Comune di Caresana. Viene convinto dai giovani e per il professore tutto diventa una gara che gli cambierà la vita. Rimane talmente entusiasmato da impegnarsi personalmente a riportare il calcio a Casale. Il 18 dicembre 1909, in un’aula dell’istituto Leardi, nasce ufficialmente il Casale Football Club. Vengono adottate le divise della Robur F.B per inasprire la rivalità con la Pro Vercelli. Il professore muore ad Auschwitz il 6 agosto 1944.
La rivalità con le Bianche Casacche però ha altre origini che va oltre Raffaele Jaffe, fondatore del Casale. Si racconta che la rivalità tra i due capoluoghi risale ad un episodio: l’incendio e la distruzione di Casale. Nel 1215, all’epoca della Magna Charta, le milizie del vescovo di Vercelli assediarono la cittadina monferrina distruggendola. Nel frattempo, l’indifferenza della popolazione casalese, causò lo scioglimento della Robur e la quasi sparizione del neonato sport.
Lo scudetto e il rapido declino
L’inizio del Casale è stratosferico. Nel 1914 il club monferrino diventa campione d’italia battendo la Lazio in finale con un complessivo di 9 a 1. E’ uno scudetto mai più ripetuto e nemmeno avvicinato. In pochi anni la rivalità si sposta un po’ più a sud. Di fatto è con l’Alessandria che darà vita a numerose gare infuocate fuori e dentro dal campo. Con i Grigi infatti si contano il maggior numero di derby.
Le difficoltà economiche porteranno il Casale ad altalenare tra la Serie D e C. Il destino però sarà ancora più crudele dando vita a un punto di non ritorno. Le società forti economicamente come Juventus, Milan e Inter iniziano a strappare i migliori talenti dei club piemontesi. L’avvento della guerra porta con se numerosi lutti; il mediano Barbesino muore sul cielo di Male e Jaffe nei campi di concentramento ad Auschwitz. Dopo queste due tragedie, nulla torna più come prima.
Il Casale negli albi d’oro del calcio
Uno scudetto mai più ripetuto e nemmeno avvicinato. E’ bastato questo per far entrare il Casale Calcio nell’albo del calcio. In più, quella del club monferrino, è una storia che vale la pena raccontare.
Si racconta che allo stadio Natale Palli si sia giocata la prima gara notturna in Italia. Il Casale è stato anche il primo club italiano a battere una squadra inglese , il Reading Record, impresa che all’inizio del ‘900, era pressoché impossibile. Davvero storia di un calcio d’altri tempi!