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ITINERARI PERSONAGGI

“Percorsi fenogliani”: tra storia, letteratura e paesaggio

Percorsi Fenogliani Beppe Fenoglio

Con “Percorsi fenogliani” si intende un itinerario letterario che va a toccare tutti i luoghi cari allo scrittore e partigiano piemontese Beppe Fenoglio. Alba, Mango, Murazzano, San Benedetto Belbo, le colline e il Tanaro. Sono i luoghi di Fenoglio e dei suoi personaggi, dei nostri partigiani, della Resistenza. Sono i luoghi che hanno visto un periodo storico feroce e che hanno fatto da scenario a una parte importantissima di storia e letteratura italiana.

I “Percorsi fenogliani” ti fanno scoprire le Langhe e rivivere giorni lontani

Le pagine di Beppe Fenoglio sono ricche di storia. Storia italiana, storia del Piemonte, della Resistenza e di come si viveva nella prima metà del Novecento. Viene ritratta in modo preciso la società di allora nel romanzo “La malora” e viene narrata la vita partigiana, senza romanticismi, in modo lucido e crudo, come ne “I ventitré giorni della città di Alba” e l’ancora più famoso “Il partigiano Johnny”. Sono romanzi considerati classici, studiati, divorati e amati. Romanzi che ti fanno immaginare i luoghi narrati, le colline, le cascine e le vigne. Con questi itinerari, ci si può immergere a trecentosessanta gradi nell’opera di Beppe Fenoglio e ripercorrere i passi di Johnny e di molti altri.

Percorsi Fenogliani: Mango
Veduta di Mango. Frukko / CC BY-SA

I percorsi sono divisi sia per interesse verso determinate opere e luoghi, sia per difficoltà. Infatti si può scegliere un percorso semplice, che ha come protagonista i paesi, o un percorso più impegnativo, che si addentra nelle colline, con le loro salite e i loro terreni difficili. In ogni caso, sono percorsi che lasciano di stucco e fanno respirare l’aria del romanzo, lo rendono più vivo che mai e vi fanno sentire come se stesse camminando a fianco dei protagonisti.

In compagnia di Johnny, Milton e del loro padre letterario

A San Rocco Seno d’Elvio e sulle prime alture collinari di Alba, farete compagnia al partigiano Milton e alla sua passione per Fulvia, come nel romanzo “Una questione privata”. Poi c’è Mango, il paese de “Il partigiano Johnny”, che ha ospitato anche lo scrittore durante i suoi anni nella Resistenza. È il paese che Fenoglio cita più spesso e non poteva di certo essere escluso dai percorsi fenogliani, vista l’importanza che ricopre. Percorsi fenogliani che toccano tutti gli edifici, i punti di interesse cari all’autore e che hanno fatto da scenario alle vicende delle sue storie. Come, ad esempio, la cascina del Pavaglione, luogo legato non solo alle vicende di Johnny, ma anche al romanzo “La malora”.

Alba
Veduta su Alba. Frukko / CC BY-SA

A San Benedetto Belbo, il visitatore è accolto da un percorso ben spiegato grazie all’ausilio di dieci tabelloni esplicativi. Questi lo aiuteranno a conoscere meglio il legame tra il paese e Beppe Fenoglio. Anche Alba è toccata dai “percorsi fenogliani”, con ben quattro itinerari dedicati a Fenoglio. Del resto ricopre un importantissimo ruolo nella vita dello scrittore e nello sviluppo delle sue opere. Proprio nel centro storico della città si sviluppa il percorso legato alla sua vita. Nell’area verde di San Cassiano, si rivivono “I ventitré giorni della città di Alba”. Poi c’è la già citata frazione di San Rocco Seno d’Elvio e, per concludere, “Il fascino del Tanaro”, che ha sempre incantato lo scrittore.

Chi era Beppe Fenoglio?

Beppe Fenoglio nasce ad Alba il primo marzo del 1922. Partigiano, scrittore, traduttore e drammaturgo, ha da sempre nutrito grande amore e passione per la lingua inglese, per l’Inghilterra elisabettiana e per quella rivoluzionaria. Diplomatosi al liceo classico, si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Torino. Siamo nel 1940 e tre anni dopo viene richiamato alle armi. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, si unisce ai partigiani delle Langhe. La sua lotta nella Resistenza lo porta a scrivere una produzione letteraria importante per la storia e la letteratura italiana.

sui percorsi Fenogliani, la casa di Fenoglio
Casa Fenoglio. AlessioMela / CC BY-SA

Esordisce nel 1952 con l’opera “I ventitré giorni della città di Alba”: una raccolta di racconti di vita partigiana a cui seguono “La Malora” e “Primavera di Bellezza”. Purtroppo ci lascia presto, all’età di quarant’anni, quando ancora i suoi romanzi più famosi devono ancora essere pubblicati. Infatti sono pubblicati postumi: “Il partigiano Johnny” vede la luce nel 1968, preceduto cinque anni prima da “Un giorno di fuoco” e “Una questione privata”. L’ultimo, “La paga del sabato”, è pubblicato nel 1969. Beppe Fenoglio ci lascia un’eredità narrativa e storica unica e straordinaria.

“Percorsi fenogliani”: tra storia, letteratura e paesaggio ultima modifica: 2020-08-15T08:22:41+02:00 da Stefania Filice

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