Ivrea la capitale italiana del libro nel 2022; a darne l’annuncio il ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Tra le altre proposte, tutte di qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”. Queste le motivazioni per cui la giuria del premio ha scelto Ivrea tra le città finaliste che erano Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone.
Ivrea capitale del libro 2022
Franceschini ha affermato che “la straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico, ma come forza propulsiva del progetto di città capitale. Come l’ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi. Credo che l’azione migliore sia di lavorare ad una crescita del numero dei lettori attraverso molte iniziative che funzionano come le fiere dei libri, le feste, le campagne promozionali. Funzionano anche le misure che abbiamo messo in atto quest’anno, i 30 milioni di euro che adesso saranno permanenti da devolvere alle biblioteche per l’acquisto di libri nelle librerie del territorio, e l‘app18“.
L’esultanza degli amministratori locali
“Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro in cui abbiamo profondamente creduto”. Così il sindaco di Ivrea, Stefano Settori. “Ivrea – ha aggiunto – potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota attorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il ‘Manifesto per il futuro del libro’ e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo.
Il mio grazie – ha concluso – a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”. Costanza Casali, assessore alla Cultura di Ivrea ha asserito: “Ivrea Capitale del libro è un bellissimo successo e sono felice che la mia città possa fregiarsi di questo titolo così prestigioso. Un grazie speciale va a tutto il mondo Olivetti, che si è messo a disposizione per questo progetto. Ci metteremo al lavoro sin da subito con il team che ha realizzato la candidatura per partire quanto prima con il programma presentato nel dossier”.
Ivrea, un po’ di storia
Ivrea ha circa 23mila abitanti e fa parte della città metropolitana di Torino; geograficamente è molto vicina alla Val d’Aosta. È bagnata dal fiume Dora Baltea, affluente del Po, ed è collocata in un’area formatasi da un grande ghiacciaio del Pleistocene. Fu fondata intorno al V secolo a.C. dai Salassi un popolo d’origine celtica stabilitosi nel Canavese. Nel Novecento è stata sede di un importante polo industriale: la prestigiosa fabbrica di macchine da scrivere Olivetti, nata nel 1908.
Nel 1927 la città, insieme a ben altri 112 comuni dell’alto Canavese è annessa alla Val d’Aosta per la costituzione di una nuova provincia. Ma l’annessione si scioglie nel 1945 e Ivrea ritorna nella provincia torinese. Col declino dell’ Olivetti, l’economia locale subisce un colpo durissimo; successivamente la città diventa la sede italiana della società di telecomunicazioni mobile Vodafone Italia.
(Foto Commons Wikimedia)
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