ARCA di Vercelli ospita «100% Italia. Cent'anni di capolavori»

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ARCA di Vercelli ospita «100% Italia. Cent’anni di capolavori»

Arca, Vercelli, ospiterà la Magna Charta.

Queste sono gli ultimi giorni per poter godere ancora delle opere di Giorgio De Chirico esposte all’ARCA di Vercelli. Le opere esposte da ottobre 2018 nell’ex chiesa di San Marco sono la terza parte di un progetto che ha visto coinvolte altre due città piemontesi. Torino e Biella, per l’esattezza. Nello spazio espositivo di via Galileo Ferraris, si possono ammirare cento anni di capolavori. La mostra nella sua interezza è dedicata agli esponenti della Metafisica, del Realismo Magico, della Neometafisica, del Futurismo, del Minimalismo, dell’Arte povera e della Pop Art.

La mostra

Il nome: «100% Italia. Cento anni di capolavori». La mostra ha tre sedi diverse: Torino, Vercelli e Biella. A Vercelli si possono ammirare gli esponenti italiani della Metafisica, del Realismo Magico e della Neometafisica. I tre autori principali esposti all’ARCA sono: De Chirico, Carrà e Morandi. Organizzata dal museo Ettore Fico di Torino, dà la possibilità di vedere da vicino centinaia di opere che sono sempre rimaste ben custodite. Sono provenienti da collezioni private o da caveau di fondazioni bancarie e che raramente lasciano il loro nascondiglio ben protetto. Il museo ha avuto il sostegno delle tre amministrazioni comunali e delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Biella e Cassa di Risparmio di Vercelli.

«100% Italia. Cent'anni di capolavori.»

Locandina «100% Italia. Cent’anni di capolavori.» Credits foto: Torino XL

L’obiettivo del progetto è quello di «fare un omaggio alle collezioni private», come ha detto Andrea Busto, il curatore della mostra e del catalogo. Questo perché si tratta di opere che il grande pubblico non ha mai visto. Si vuol dare l’opportunità a chiunque di goderne, perché sono patrimonio della collettività. Questo, però, non è tutto. Con un percorso esaustivo, il progetto è l’occasione per evidenziare il ruolo preminente dell’arte italiana, che ha saputo segnare profondamente la creatività europea e quella mondiale.

Le opere esposte all’ex chiesa di San Marco – ARCA

I militari della Scalise all'ARCA di Vercelli.

I militari della Scalise all’ARCA di Vercelli. Credits foto: Renato Greppi

L’allestimento vercellese comprende i seguenti artisti: Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Mario Tozzi, Giorgio Morandi, Alberto Savinio, Filippo de Pisis, Francesco Trombadori, Cagnaccio di San Pietro, Felice Casorati, Rino Gaspare Battaini. De Chirico è stato oggetto di un’interessantissima conferenza avvenuta il 16 gennaio e tenuta dal professor Antonio Vannugli, professore associato di Storia dell’Arte Moderna dell’UPO: «Giorgio De Chirico, la Metafisica e la pittura del Seicento». È possibile partecipare all’ultimo appuntamento dedicato a De Chirico: il 9 febbraio, in biblioteca (via Galileo Ferraris), alle ore 17 si terrà la presentazione del libro «Giorgio De Chirico. Immagini metafisiche», del professor Riccardo Dottori. Il sindaco Maura Forte ha spiegato che l’idea della mostra tripolare è nata durante l’evento dedicato a Gaudenzio Ferraris. Anche quest’esposizione era allestita in tre sedi differenti. La sindaca ha tenuto anche sottolineare che questa esposizione all’ARCA di Vercelli «ha un valore educativo e culturale». E che è inoltre un’ottima occasione per portare e scambiare turisti e visitatori nelle tre città interessate.

ARCA di Vercelli – Ex chiesa di San Marco

L’ARCA di Vercelli nel corso degli anni ha cambiato più volte destinazione d’uso. Nata come chiesa di San Marco, era un esempio di architettura gotica. Composta da tre navate sorrette da pilastri cilindrici, è arricchita da diversi affreschi recentemente recuperati.

Affreschi dell'ex chiesa di San Marco.

Affreschi dell’ex chiesa di San Marco. Credits foto: Wikipedia

Venne costruita nel 1266 e fu sconsacrata da Napoleone. Da allora ebbe vari destini. Fu un garage e poi un mercato pubblico. La sua facciata è un rifacimento dell’architetto vercellese Giuseppe Locarni, scomparso nel 1902. Conserva ancora oggi la scritta “Mercato Pubblico MDCCCLXXXIV”. Grazie alle pareti trasparenti si può intravedere l’interno dell’edificio: l’imponente architettura della chiesa e le sue volte gotiche. I recenti lavori di ristrutturazione hanno fatto sì che si potesse nuovamente godere della bellezza degli affreschi della prima e della terza campata della navata minore destra. Sono affreschi del Quattrocento, hanno un valore inestimabile e godono di un meraviglioso impatto cromatico e compositivo. Negli ultimi anni ha ospitato progetti espositivi di grandissimo rilievo: due trilogie di capolavori della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia e una mostra organizzata dal Comune di Vercelli in collaborazione con i musei di Russia, la «Kandinsky, l’artista come sciamano».

ARCA di Vercelli ospita «100% Italia. Cent’anni di capolavori» ultima modifica: 2019-02-09T17:11:28+01:00 da Stefania Filice

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